5 tipi di incipit con esempi e esercizi per trovare quello più adatto alla tua storia
Perché l’incipit è cruciale?
Nel mondo dell’editoria contemporanea, dove lettori e editori sono sommersi da manoscritti e titoli, l’incipit rappresenta il tuo primo colpo d’occhio, il “gancio” che trattiene chi legge sulla soglia del tuo mondo narrativo. Un incipit efficace non solo introduce, ma incanta, afferra, promette. È la prima nota di una sinfonia narrativa che deve risuonare subito con forza.
Ma come trovare la formula giusta? Esistono diversi tipi di incipit, ciascuno con la propria forza evocativa. Conoscerli è il primo passo per scegliere quello più adatto alla tua storia.
1. L’incipit d’azione
Subito nel vivo
Un inizio carico di movimento e tensione, che proietta immediatamente il lettore nel cuore della scena.
Esempio:
«Le urla arrivarono dalla strada prima che Marco avesse il tempo di chiudere la finestra.»
Quando usarlo:
Perfetto per thriller, fantasy, romanzi d’avventura o in generale storie con forte dinamismo.
Esercizio:
Scrivi una scena d’azione in quattro righe, senza contesto. Poi chiediti: cosa si capisce del mondo narrativo solo da questo movimento?
2. L’incipit atmosferico
L’evocazione del mondo
Si basa sull’ambientazione sensoriale, trasportando chi legge in un’atmosfera precisa, spesso poetica o inquietante.
Esempio:
«La nebbia si arrampicava sui tetti come un gatto silenzioso, e ogni cosa sembrava sospesa, trattenuta in un respiro d’inverno.»
Quando usarlo:
Ideale per storie introspettive, gotiche, storiche, o letterarie dove l’ambiente è protagonista.
Esercizio:
Descrivi un luogo che ami o che ti inquieta usando solo immagini sensoriali, evitando azioni o dialoghi.
3. L’incipit di pensiero
Dentro la mente del personaggio
Apre con una riflessione o una voce interiore, creando subito empatia o mistero.
Esempio:
«Se davvero esisteva un momento in cui tutto era cambiato, doveva essere stato quel pomeriggio in cui non rispose alla chiamata.»
Quando usarlo:
Funziona bene in romanzi psicologici, young adult, di formazione, o quando vuoi subito far emergere il conflitto interno del protagonista.
Esercizio:
Scrivi il pensiero ossessivo di un personaggio senza nominare esplicitamente l’oggetto del suo pensiero. Poi rileggi e cerca le suggestioni implicite.
4. L’incipit di dialogo
Una voce che interrompe il silenzio
Inizia con una battuta di dialogo che incuriosisce o destabilizza, come se il lettore entrasse in una conversazione già iniziata.
Esempio:
«Non c’è niente nella bara, te l’avevo detto.»
Quando usarlo:
Perfetto per storie corali, noir, o romanzi che puntano molto su dinamiche tra personaggi e ritmo serrato.
Esercizio:
Scrivi un dialogo tra due sconosciuti in una situazione surreale. Elimina la descrizione e vedi cosa si capisce solo dalle battute.
5. L’incipit informativo (o dichiarativo)
Una verità, una regola, un fatto
Si apre con un’affermazione forte, quasi aforistica o programmatica, che dà subito tono e direzione alla storia.
Esempio:
«Tutti gli uomini della famiglia Giordani muoiono il giorno del loro quarantesimo compleanno.»
Quando usarlo:
Adatto per storie con una forte struttura tematica, satiriche, distopiche, o che contengono elementi fantastici o simbolici.
Esercizio:
Scrivi una frase che potrebbe essere l’incipit di una leggenda familiare, di una profezia o di un diario segreto.
Come scegliere il tuo incipit ideale
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Conosci il cuore della tua storia. È guidata più dall’azione, dall’ambiente, dai pensieri, dai personaggi o da un’idea forte?
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Scrivine almeno tre versioni diverse. Sperimenta con forme opposte: lo stesso incipit d’azione può diventare atmosferico, oppure dichiarativo.
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Leggi ad alta voce. La musicalità è spesso ciò che rende memorabile un incipit.
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Testalo. Fai leggere solo l’incipit a qualcuno: vorrebbe andare avanti?
In conclusione
Scrivere un incipit è un’arte dentro l’arte. È architettura e magia insieme. Che tu scelga il fuoco dell’azione o il gelo dell’atmosfera, ricorda che ogni parola all’inizio della tua storia ha un peso specifico. È il tuo biglietto da visita. Fallo brillare.