Gli errori mentali più comuni di chi scrive (e come superarli)

 

Scrivere un romanzo non è solo questione di tecnica. È anche — e forse soprattutto — una questione di mentalità.

L’approccio con cui affronti la scrittura può fare la differenza tra mollare alla seconda pagina o arrivare fino in fondo con entusiasmo.

Andiamo a scoprire alcuni errori frequenti nell’approccio alla scrittura (e come evitarli).

1. Voler scrivere perfettamente al primo colpo

Errore mentale: pensare che la prima stesura debba essere impeccabile.
Perché è un problema: crea ansia da prestazione e blocca la creatività.

Come superarlo:

  • Ricorda: scrivere bene significa riscrivere.
  • Dai il permesso alla prima bozza di essere disordinata.
  • Nessun libro nasce già finito.

2. Confrontarsi (male) con gli altri

Errore mentale: guardare chi ha pubblicato 10 libri e pensare “non sarò mai così”.
Perché è un problema: ti paralizza, ti svaluta, ti fa dimenticare che ogni scrittore ha un percorso unico.

Come superarlo:

  • Confrontati per ispirarti, non per giudicarti.
  • Guarda al tuo cammino, non alla vetta degli altri.
  • Ogni autore che ammiri è passato dalle prime pagine traballanti.

3. Avere aspettative irrealistiche

Errore mentale: pensare che basti scrivere per ricevere consensi, follower, contratti.
Perché è un problema: ti delude, ti fa mollare, genera frustrazione.

Come superarlo:

  • Scrivi perché hai qualcosa da dire, non per ottenere qualcosa.
  • Impara a goderti il processo, non solo il risultato.
  • I successi arrivano, ma servono tempo, costanza e pazienza.

4. Rinunciare alla disciplina (aspettare l’ispirazione)

Errore mentale: credere che si possa scrivere solo quando arriva la musa.
Perché è un problema: se aspetti l’ispirazione, potresti non scrivere mai.

Come superarlo:

  • Tratta la scrittura come un allenamento: regolare, non perfetto.
  • Anche dieci righe al giorno contano.
  • L’ispirazione spesso arriva mentre scrivi, non prima.

5. Paura del giudizio (eccessiva autocensura)

Errore mentale: pensare “ma cosa diranno gli altri se leggono questo?”
Perché è un problema: scrivi con il freno tirato, perdi autenticà.

Come superarlo:

  • Ricorda: non puoi piacere a tutti (e va bene così).
  • Scrivi prima per te, poi per gli altri.
  • Il coraggio di essere onesti batte sempre la perfezione finta.

6. Credere che scrivere significhi farlo da soli

Errore mentale: pensare che uno scrittore debba fare tutto da sé.
Perché è un problema: ti isola, ti appesantisce, ti priva di feedback utili.

Come superarlo:

  • Confrontati con altri scrittori, editor, lettori beta.
  • Accetta il confronto come occasione di crescita, non di giudizio.
  • Nessun libro è mai davvero “solo” di chi lo scrive.

In conclusione

Scrivere è un atto creativo, ma anche una pratica mentale ed emotiva.
Riconoscere i propri automatismi e imparare ad affrontarli con consapevolezza è il primo passo per diventare scrittori più liberi, forti e autentici.

Serve un confronto esterno sul tuo progetto?
Vuoi un parere sincero sul tuo romanzo, o una guida per scrivere con più sicurezza?

Valentina Becattini – Tuo Editor e…

Gli errori più comuni nei manoscritti (e come evitarli)

Scrivere un romanzo è un viaggio affascinante… ma disseminato di trappole.
A volte basta un dettaglio fuori posto per far perdere il ritmo, la credibilità o — peggio — l’interesse del lettore.

In questo articolo vediamo insieme alcuni errori frequenti nei manoscritti degli esordienti (e non solo) e qualche trucco per evitarli. Parliamo gdell’aspetto tecnico della scrittura, ma affronteremo (in un altro articolo) anche l’impostazione mentale dello scrittore, altrettanto importante per il successo della storia narrata.


1. Inizi poco coinvolgenti

Quante volte ti è capitato di leggere un incipit pieno di descrizioni, spiegazioni o premesse? Il rischio è che il lettore molli il libro prima ancora di incontrare i personaggi.

Cosa fare:

  • Parti da una scena interessante o da un momento di svolta.

  • Mostra subito il protagonista in azione.

  • Rimanda le spiegazioni: il lettore le scoprirà strada facendo.


2. Spiegazioni troppo lunghe (infodump)

Quando l’autore vuole “spiegare tutto”, spesso finisce per spegnere la curiosità.
Le informazioni servono, sì, ma vanno dosate come spezie: un pizzico per volta.

Come migliorare:

  • Inserisci i dettagli nel flusso della storia, senza bloccarla.

  • Affida le informazioni ai dialoghi o ai pensieri del protagonista.

  • Se ti chiedi “sto spiegando troppo?”, la risposta è quasi sempre: sì.


3. Dialoghi poco naturali

Un dialogo forzato suona come una recita scolastica. E il lettore lo capisce alla prima battuta.

Consigli utili:

  • Leggi i dialoghi ad alta voce: suonano veri?

  • Evita frasi in cui i personaggi si spiegano cose che già sanno.

  • Taglia i giri di parole: la gente, nella realtà, parla semplice.


4. Personaggi poco credibili

Stereotipi, figurine piatte, personaggi che sembrano fotocopiati da altri romanzi… tutto questo uccide l’interesse emotivo.

Come evitarlo:

  • Chiediti: cosa vuole davvero questo personaggio? E cosa teme?

  • Aggiungi difetti, contraddizioni, dubbi.

  • Fai in modo che cambi nel corso della storia.


5. Descrizioni troppo lunghe (o troppo brevi)

Le descrizioni servono a far vedere, sentire, toccare la storia.
Ma se diventano eccessive, rallentano. Se mancano del tutto, confondono.

Trova un equilibrio:

  • Usa i cinque sensi per rendere la scena vivida.

  • Concentrati su pochi dettagli significativi.

  • Alterna descrizione e azione per mantenere il ritmo.


6. Confusione nel punto di vista

Saltare da una testa all’altra senza avvisare è come cambiare guida in corsa: il lettore si disorienta.

Come gestirlo bene:

  • Scegli se scrivere in prima o terza persona (e con quale profondità).

  • Se cambi punto di vista, segnalalo chiaramente (nuovo paragrafo o capitolo).

  • Mantieni la coerenza all’interno della scena.


7. Troppi aggettivi e avverbi

“Corse velocemente” può diventare “schizzò fuori”.
Meno parole, più impatto.

Semplifica:

  • Usa verbi forti e precisi.

  • Riduci gli aggettivi: meglio uno azzeccato che tre generici.

  • Vai dritto al punto.


8. Finali affrettati o deboli

Hai scritto tutto il romanzo e poi… puff! Tutto si conclude in cinque righe. Un vero peccato.

Cosa tenere a mente:

  • Chiudi tutte le trame principali (non lasciarle evaporare).

  • Non correre: prenditi il tempo per un finale degno.

  • Punta a lasciare una sensazione forte nel lettore, anche dopo l’ultima pagina.


In conclusione

Scrivere bene significa riscrivere.
La prima stesura serve per buttare giù la storia, ma è con la revisione che il testo prende davvero forma.
Impara a rileggerti, a tagliare, a limare, a riscrivere con coraggio.
E — se puoi — fatti aiutare da occhi esterni: spesso vedono quello che a te sfugge.

Se stai scrivendo un romanzo (o l’hai appena finito) e vuoi un parere professionale, sincero e costruttivo, posso aiutarti.