Scrivere un romanzo è un viaggio affascinante… ma disseminato di trappole.
A volte basta un dettaglio fuori posto per far perdere il ritmo, la credibilità o — peggio — l’interesse del lettore.
In questo articolo vediamo insieme alcuni errori frequenti nei manoscritti degli esordienti (e non solo) e qualche trucco per evitarli. Parliamo gdell’aspetto tecnico della scrittura, ma affronteremo (in un altro articolo) anche l’impostazione mentale dello scrittore, altrettanto importante per il successo della storia narrata.
1. Inizi poco coinvolgenti
Quante volte ti è capitato di leggere un incipit pieno di descrizioni, spiegazioni o premesse? Il rischio è che il lettore molli il libro prima ancora di incontrare i personaggi.
Cosa fare:
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Parti da una scena interessante o da un momento di svolta.
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Mostra subito il protagonista in azione.
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Rimanda le spiegazioni: il lettore le scoprirà strada facendo.
2. Spiegazioni troppo lunghe (infodump)
Quando l’autore vuole “spiegare tutto”, spesso finisce per spegnere la curiosità.
Le informazioni servono, sì, ma vanno dosate come spezie: un pizzico per volta.
Come migliorare:
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Inserisci i dettagli nel flusso della storia, senza bloccarla.
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Affida le informazioni ai dialoghi o ai pensieri del protagonista.
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Se ti chiedi “sto spiegando troppo?”, la risposta è quasi sempre: sì.
3. Dialoghi poco naturali
Un dialogo forzato suona come una recita scolastica. E il lettore lo capisce alla prima battuta.
Consigli utili:
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Leggi i dialoghi ad alta voce: suonano veri?
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Evita frasi in cui i personaggi si spiegano cose che già sanno.
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Taglia i giri di parole: la gente, nella realtà, parla semplice.
4. Personaggi poco credibili
Stereotipi, figurine piatte, personaggi che sembrano fotocopiati da altri romanzi… tutto questo uccide l’interesse emotivo.
Come evitarlo:
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Chiediti: cosa vuole davvero questo personaggio? E cosa teme?
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Aggiungi difetti, contraddizioni, dubbi.
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Fai in modo che cambi nel corso della storia.
5. Descrizioni troppo lunghe (o troppo brevi)
Le descrizioni servono a far vedere, sentire, toccare la storia.
Ma se diventano eccessive, rallentano. Se mancano del tutto, confondono.
Trova un equilibrio:
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Usa i cinque sensi per rendere la scena vivida.
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Concentrati su pochi dettagli significativi.
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Alterna descrizione e azione per mantenere il ritmo.
6. Confusione nel punto di vista
Saltare da una testa all’altra senza avvisare è come cambiare guida in corsa: il lettore si disorienta.
Come gestirlo bene:
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Scegli se scrivere in prima o terza persona (e con quale profondità).
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Se cambi punto di vista, segnalalo chiaramente (nuovo paragrafo o capitolo).
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Mantieni la coerenza all’interno della scena.
7. Troppi aggettivi e avverbi
“Corse velocemente” può diventare “schizzò fuori”.
Meno parole, più impatto.
Semplifica:
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Usa verbi forti e precisi.
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Riduci gli aggettivi: meglio uno azzeccato che tre generici.
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Vai dritto al punto.
8. Finali affrettati o deboli
Hai scritto tutto il romanzo e poi… puff! Tutto si conclude in cinque righe. Un vero peccato.
Cosa tenere a mente:
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Chiudi tutte le trame principali (non lasciarle evaporare).
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Non correre: prenditi il tempo per un finale degno.
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Punta a lasciare una sensazione forte nel lettore, anche dopo l’ultima pagina.
In conclusione
Scrivere bene significa riscrivere.
La prima stesura serve per buttare giù la storia, ma è con la revisione che il testo prende davvero forma.
Impara a rileggerti, a tagliare, a limare, a riscrivere con coraggio.
E — se puoi — fatti aiutare da occhi esterni: spesso vedono quello che a te sfugge.
Se stai scrivendo un romanzo (o l’hai appena finito) e vuoi un parere professionale, sincero e costruttivo, posso aiutarti.